Teatro Augusteo

Salerno è famosa per le sue luci: le luminarie d’artista che fanno brillare la città.

Lo scorso 23 novembre ben altre stelle hanno illuminato la città: in occasione del MADSS (Medicina, Arte, Danza, Spettacolo, Scienza) étoiles del panorama internazionale hanno infiammato il Teatro Augusteo.

Il MADSS è un evento esclusivo sul territorio nazionale nostrano che si articola in due momenti principi: il Convegno scientifico MADSS – giunto alla VI edizione – e il Gala Premio MADSS, entrambi ospitati nella suggestiva cornice del Teatro Augusteo di Salerno.

Il convegno, organizzato dalla Dottoressa Annamaria Salzano e dalla Dottoressa Fabiana Camuso, ha la volontà di unire due settori che per troppo tempo, in special modo in Italia, sono stati tenuti separati: quello della scienza e quello della danza. Davanti a una platea gremita non solo da addetti ai lavori, ma anche da numerosissimi giovani studenti sia del settore artistico che scientifico, relatori dai nomi altisonanti si sono susseguiti ai microfoni discorrendo su Il ruolo del maestro di danza: Conseguenze patologiche degli errori tecnici di danza e patologie strutturali limitanti la carriera dell’allievo.

Attesissimo, poi, l’intervento e il dibattito in palcoscenico con Liudmila Konovalova, étoile dell’Opera di Vienna e madrina dell’evento.

Evento clou della giornata il Gala Premio MADSS, direzione artistica di Amalia Salzano, dove giovani promesse italiane si sono alternate sul palcoscenico a grandi nomi della danza, arrivati nella bella città partenopea a ritirare il Premio MADSS.

Ad aprire le danze è stata proprio Liudmila Konovalova, accompagnata da Jakob Fayferlick (Primo Solista del Teatro dell’Opera di Vienna) in un passo a due sulle note di Casta Diva. La Konovalova, che ha poi chiuso lo spettacolo con lo struggente La morte del Cigno, è stata premiata col Premio Etoile Internazionale. Altro Premio Etoile Internazionale a Alexandre Ryabko, meravigliosa étoile del Balletto di Amburgo che ha danzato con Maria Eichwald, Guest Principal Dancer insignita del Premio Internazionale alla Carriera, Sonata di Uwe Sholz.

Sergio Bernal, Primo Ballerino del Balletto Nazionale di Spagna, ha magneticamente catturato ed entusiasmato tutto il pubblico in sala a ritmo di zapateado – la percussione del suolo attraverso il tacco, la punta e la pianta del piede – con la coreografia Zapateado De Sarasate, di Antonio Ruiz Soler. A fine serata gli è stato consegnato il Premio al Miglior Interprete Internazionale.

Sorprendente e assai gradita scoperta della serata è stato Matteo Miccini, giovane fiorentino approdato al Balletto di Stoccarda, che con l’insolita e intrigante coreografia Mopey, firmata da Marco Goecke, ha mandato in visibilio la platea; meritatissimo il Premio al Danzatore Italiano all’Estero.

Tutti made in Italy i tre giovani tersicorei insigniti del Premio al Talento Emergente: Gioacchino Starace, astro nascente del Teatro alla Scala di Milano, si è esibito nell’assolo Study of Beauty e nel passo a due Black, accompagnato da Stefania Bellone (anche lei Teatro alla Scala di Milano); Simone Agrò, ancora fresco di diploma della scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, si è subito fatto notare in compagnia, e per la serata ha condiviso il palcoscenico con Michele Satriano (Solista del teatro dell’Opera di Roma) nel toccante passo a due Proust – Ou les intermittence du coeur; bravissima e tecnicamente eccelsa Luisa Ieluzzi dal Teatro San Carlo di Napoli che insieme con Stanislao Capissi, anch’egli Teatro San Carlo di Napoli, hanno portato in scena il Pas de Deux del II atto da Il Lago dei Cigni.

E ancora ad altri tre giovanissimi ballerini italiani è andato il Premio alla Giovane Promessa: a Giorgia Marchi e a Manuel Giovani, allievi dell’ottavo corso della scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma che per l’occasione si sono esibiti nel Pas de Deux del I Atto da Lo Schiaccianoci, e a Cecilia Dosio, che di recente è entrata nella compagnia Junior Ballet Antwerp di Anversa e che ha danzato Suspiro.

Illuminanti, commoventi e d’ispirazione anche i momenti che hanno visto l’étoile internazionale Vladimir Derevianko insignito del Premio alla Carriera, l’emozionato e profondamente toccato Maestro Gerardo Porcelluzzi, Docente dalla scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, al quale è andato il Premio alla Didattica e il Premio alla Critica alla critica di danza Leonetta Bentivoglio.

Sulle note del travolgente Galop dal Gran Ballo Excelsior tutti i tersicorei hanno sfilato a colpi di virtuosismo sul palcoscenico, strappando incontenibili appalusi a scena aperta a tutto il pubblico presente in sala.

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Entusiasta dell'arte in tutte le sue forme. Vado spesso a teatro e poi ve lo racconto.

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