Royal Ballet Live: Coppelia

Natale non sarebbe Natale senza una diretta del Royal Ballet nei cinema di tutto il globo.

Per la seconda collaborazione ballettistica tra Nexo Digital e Royal Opera House (per la stagione 2019/2020, ovviamente) martedì 10 dicembre è stata trasmessa live la diretta di Coppelia.

Lo so, per i più affezionati all’inizio è stato un colpo al cuore. Sono anni, infatti, che il Royal Ballet ci vizia con la sua versione de Lo Schiaccianoci (coreografia di Sir Peter Wright), ma non temete perché martedì 17 dicembre verrà riproiettata la diretta del 2016.

La coraggiosa scelta di rispolverare un grande classico del repertorio inglese quale Coppelia e inserirlo in cartellone al posto de Lo Schiaccianoci è stata presa dal Direttore del Royal Ballet, Kevin O’Hare, per bilanciare la stagione ballettistica ricca di nuove produzioni.

Questa versione di Coppelia, infatti, è uno dei pilastri della Compagnia di Covent Garden: la coreografia è quella che Ninette de Valois, la fondatrice del Royal Ballet, creò appositamente per la compagnia riprendendo l’originale di Ivanov e Cecchetti.

13 anni sono passati dall’ultima volta che Coppelia è stato danzato sul palcoscenico della Royal Opera House ed è ritornato più frizzante che mai.

Ambientata in un paesino senza tempo del nordest europeo, la storia ruota intorno ai battibecchi amorosi tra l’esuberante Swanilda e il suo fidanzato Franz. La serenità tra i due viene turbata da Coppelia, una bellissima ragazza arrivata a casa del dottor Coppélius, che ruba il cuore praticamente a tutti i ragazzi in paese, Franz in primis. Ciò che nessuno sa è che, in realtà, Coppelia altro non è che una bambola meccanica realizzata dalle sapienti mani di Coppélius. La gelosa Swanilda, accompagnata dalle sue fedeli amiche, riesce ad intrufolarsi in casa di Coppélius e a scoprire la verità sulla sua presunta nemica. Di lì a poco è il caos: anche Franz si intrufola nella casa per conoscere la misteriosa ragazza che lo ha stregato, ma Coppélius rientra a casa. Le amiche di Swanilda fuggono terrorizzate, mentre la ragazza si nasconde e prende il posto della bambola. In un raptus da scienziato pazzo, Coppélius droga Franz convinto che riuscirà ad animare la sua meravigliosa bambola rubando l’energia vitale del ragazzo per infonderla in Coppelia. Swanilda, ora Coppelia, illude Coppélius che la magia stia veramente funzionando, ma quando Franz si risveglia il vecchio capisce di esser stato raggirato. Il lieto fine è dietro l’angolo: Coppélius si riappacifica con i due giovani, che convolano a nozze tra le celebrazioni dell’intero paese.

Lo scorso martedì a danzare i ruoli dei due innamorati sono stati Marianela Nuñez e Vadim Muntagirov, mentre Gary Avis era il vecchio inventore Coppélius.

La Nuñez è stata una Swanilda perfetta: le coreografie di alto livello e precisione tecnica sono state eseguite senza cedimenti, accompagnate, come sempre quando si parla della Nuñez, da una grande musicalità e un’interpretazione magistrale. Il ruolo di Franz, al contrario, non è dei più difficili nel panorama del repertorio classico, ma nell’assolo del III atto Vadim Muntagirov ha rimarcato ancora una volta perché colleghi e fan lo abbiano soprannominato Vadream: è davvero un sogno. Entrechat six e tour en l’air dall’elevazione sorprendente e tutti chiusi in una perfetta quinta; partneraggio inappuntabile. Ottima musicalità e interpretazione anche da parte sua.

Gary Avis è una gemma della corona Royal Ballet, i suoi ruoli di mimo sono entrati nella storia della compagnia inglese, di cui è Principal Character Artist dal 2005. Forte presenza scenica, mai un istante fuori dal personaggio, grande espressività e movimenti chiari. Coppélius non è il solito antagonista super cattivo e Avis è stato in grado di trasmettere tutte le sue sfumature e fragilità in un’interpretazione a tratti commovente.

Oltre alle due tecnicissime variazioni soliste del III AttoAurora e la Preghiera, eseguite abilmente da Claire Calvert e Annette Buvoli – degne di nota sono anche le danze di caratteremazurka e czardas – eseguite briosamente dagli artisti della compagnia ed enfatizzate dalla musica di Léo Delibes.

La scenografia di Osbert Lancaster restituisce allo spettatore l’idea di un paesino uscito fuori direttamente da un libro di fiabe e condivide i tratti bucolici con quelli de La Fille Mal Gardée, di cui sempre Lancaster firmò la scenografia. Suoi sono anche i deliziosi e variopinti costumi, che strizzano l’occhio alla tradizione del nord-est Europa senza però prendersi troppo sul serio. Il tutù di Coppelia poi, accompagnato da una coroncina di fiori e braccialetti pieni di fiocchi, è una meraviglia.

È chiaro perché Kevin O’Hare abbia voluto riproporre questo balletto, soprattutto durante il periodo natalizio: Coppelia è una deliziosa e gioiosa storia adatta a tutta la famiglia. L’irresistibile musica, lo scenario fiabesco, le coreografie dai rapidi movimenti di piedi e la narrazione fresca, divertente e veloce scalderanno il cuore di tutti. Il sipario si apre e si chiude, ma in realtà si ha la sensazione che ad aprirsi e a chiudersi sia un gigantesco libro di favole.

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Entusiasta dell'arte in tutte le sue forme. Vado spesso a teatro e poi ve lo racconto.

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