Londra e i suoi Teatri - Volume II

Dopo le due gloriose serate passate tra l’epica versione concerto de Les Miserablés e lo sfavillante Royal Ballet (ve ne ho parlato QUI), il viaggio tra i teatri del West End di Londra è continuato con uno spettacolo di prosa e un altro musical.

The Comedy About a Bank Robbery

The Comedy About A Bank Robbery è uno degli ultimi lavori di casa Mischief, la compagnia teatrale inglese specializzata in commedie e divenuta famosa a livello mondiale grazie alla loro prima commedia, The Play That Goes Wrong, che ancora continua a registrare sold out a livello internazionale. Da diversi anni consiglio a chiunque di andare a vedere la versione italiana di The Play That Goes Wrong, ossia Che Disastro di Commedia (ve ne ho parlato QUI e QUI).

Dal momento che ero in madrepatria ne ho approfittato per gustarmi questo esilarante e brillante spettacolo, al terzo anno di presenza nel West End di Londra presso il Criterion Theatre.

Scritto da Henry Lewis, Jonathan Sayer and Henry Shields, diretto da Mark Bell (che firma la regia anche di Che Disastro) e con l’ingegnoso set design di David Farley e i costumi di Roberto Surace, Bank Robbery è una commedia ambientata nell’estate del 1958 a Minneapolis dove il tentativo di furto di un diamante di inestimabile valore dà il via a un crescendo di equivoci, scambi d’identità, inganni.

Dialoghi serrati, geniali e al limite del non-sense. Scenografie che sfidano le leggi della fisica. Attori multiformi che si trasformano in acrobati e cantanti. Scene slapstick che si susseguono a momenti di suspance. E un finale inaspettato! Un lavoro studiato e curato nei minimi dettagli, dove nulla è trascurato o lasciato al caso.

Al limite dell’iperventilazione causa risate smodate, sono uscita coi crampi alla pancia, come sempre quando si tratta di un lavoro firmato dalla Mischief Company.

The Book of Mormon

Il tour si conclude con uno dei musical-fenomeno degli ultimi 10 anni: The Book of Mormon.

Nato dalle satiriche (e perverse) menti di Trey Parker, Robert Lopez e Matt Stone (Parker e Stone sono noti al grande pubblico come gli ideatori della serie South Park, mentre Lopez per aver composto le musiche di Avenue Q), The Book of Mormon debutta a Broadway nel 2011 dopo quasi sette anni di lavoro, vincendo ben 9 Tony Awards (l’equivalente degli Oscar per quanto riguarda il teatro) tra cui quello al Miglior Musical. A febbraio del 2013 apre anche a Londra presso il Prince of Wales Theatre.

Irriverente, sfacciato, vero. Politicamente scorretto sotto tutti i fronti. Blasfemo. Assolutamente da non perdere.

Tra risate fragorose e battute pungenti vengono affrontati temi come religione, estremismo, sesso, politica, AIDS senza essere mai pedante o moralistico, anzi.

La mia frase preferita? Hasa Diga Eebowai!

“Does it mean ‘No worries for the rest of our days?'”

“Kind of!”

Esasperando e prendendo in giro anche il mondo del musical stesso, battute esplicite e palesi doppi-sensi si avvicendano a irresistibili brani dalla complessa struttura vocale e scenografica, rendendolo uno spettacolo unico nel suo genere.

Descrivere The Book of Mormon con una sola parola: Divino!

Si conclude così questa incursione tra i teatri del West End di Londra, ma il mio non è un addio. È davvero difficile trovare un brutto spettacolo a Londra (tra l’altro ce n’è davvero per tutti i gusti!) e le loro opulenti produzioni, impreziosite dagli innumerevoli talentuosi artisti che ne calcano le scene, creano dipendenza.

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Entusiasta dell'arte in tutte le sue forme. Vado spesso a teatro e poi ve lo racconto.

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