Mary Poppins copertina blog

“Vento dall’ est, fitta nebbia verrà

Qualcosa è nell’aria, fra un po’ si vedrà”.

Debutta oggi al Teatro Sistina di Roma (con una settimana di ritardo causa sfighe varie occorse durante le prove) la versione italiana del musical Mary Poppins.

Tratto dall’omonimo film Disney vincitore di 5 premi Oscar, e a sua volta ispirato dalla serie di romanzi nati dalla penna di Pamela Lyndon Travers, lo spettacolo fa la sua comparsa per la prima volta nel West End di Londra ben 15 anni fa. Due anni dopo, nel 2006, fa il suo debutto anche a Broadway e, come tutti i grandi show di successo che si rispettino, arriva anche in Australia e Nuova Zelanda per poi partire in tour sia in Inghilterra che negli Stati Uniti.

Mary-Bert

Nel corso degli anni più di 11mila persone si sono lasciate conquistare dalla magia di Mary Poppins ed è facile capire perché. Lo spettacolo è prodotto dai Signori del Musical Thomas Schumacher e Cameron Mackintosh: il primo è il direttore della Disney Theatrical Productions (ramo della Disney che ha portato a teatro grandi successi come Beauty and the Beast, Aladdin e The Lion King) mentre il secondo è il rinomato produttore inglese di spettacoli del calibro di Les Miserablés, The Phantom of the Opera, Miss Saigon, Cats e anche co-creatore di questo musical.

La memorabile colonna sonora originaria firmata dal duo Richard M. Sherman e Robert B. Sherman è arricchita con nuovi brani dei compositori George Stiles e Anthony Drewe, entrambi vincitori dell’Olivier Award. Il libretto è di Julian Fellowes, ideatore della serie Downton Abbey e vincitore di un premio Oscar per la sceneggiatura di Gosford Park.

Giostra

La produzione italiana, supervisionata in ogni aspetto da Cameron Mackintosh in persona, vanta una distinta squadra di professionisti noti e apprezzati anche nel West End, tra cui spiccano il regista Federico Bellone (che ha firmato la regia di spettacoli come Newsies della Disney, A qualcuno piace caldo e la versione inglese di Dirty Dancing) e la coreografa Gillian Bruce (nota per le coreografie di Newsies, Frankestein Jr. e, per il Teatro alla Scala di Milano, La vedova allegra). La WEC – World Entertainment Company, società nostrana di spettacolo sinonimo di qualità, ne è la produttrice italiana.

Mary Poppins – Il musical debutta per la prima volta in Italia a Milano nel febbraio 2018, restando in programmazione per circa sette mesi e registrando la presenza di 200.000 spettatori accorsi da tutto lo Stivale.

Data la complessa struttura scenografica, illuminotecnica e di effetti speciali che caratterizza la grandiosità di questo spettacolo, Mary Poppins non è così facile come sembra da portare in tour nei teatri. Ma l’attesa è finita e anche Roma potrà godere di tanta meraviglia, dal momento che lo spettacolo resterà in scena al Teatro Sistina fino al 6 gennaio 2020 (per poi rivolare a Milano al Teatro Nazionale dal 20 gennaio).

La storia della tata, del suo amico spazzacamino e della famiglia Banks è nota a tutti: almeno una volta abbiamo provato a schioccare le dita nella speranza che la stanza si riassettasse da sola o a immaginare che la nostra giostra spiccasse il volo.

Mary Poppins è una gioia per gli occhi e per il cuore adatto ai bambini di tutte le età: tra canzoni coinvolgenti, trucchi di magia, coreografie entusiasmanti e sontuosi costumi la serata volerà in un batter d’occhio. Ricordo ancora quel misto di gioia ed eccitazione che ho provato una volta uscita dal teatro: il mio fanciullino interiore si era svegliato dal torpore causato dalla quotidianità frenetica della vita adulta ed era tornato a sorridere. Perché in realtà, come chi conosce bene la storia già sa, Mary Poppins vola dai Banks per salvare Mr. Banks e non i suoi figli.

Bravissimi (e a tratti commoventi) tutti gli attori italiani, che hanno dimostrato che anche in Italia è possibile fare musical ad alti livelli. Il nocciolo della questione è questo: lo spettacolo è proprio come la sua protagonista, praticamente perfetto sotto ogni aspetto!

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Entusiasta dell'arte in tutte le sue forme. Vado spesso a teatro e poi ve lo racconto.

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