Sin dalla notte dei tempi, il lunedì non è mai stato il giorno più amato della settimana. Se però a fine serata ad aspettarci c’è il premio di consolazione firmato Royal Opera House, l’inizio settimana assume tutta un’altra piega.

Ieri sera, lunedì 23 ottobre, c’è stata la prima diretta live del Royal Ballet di Londra della stagione 2017/2018: Alice’s Adventures in Wonderland.

Già da diversi anni, infatti, grazie alla collaborazione con la Nexo Digital, numerosi cinema d’Italia trasmettono in diretta parte della programmazione ballettistica e operistica della Royal Opera House di Londra.

Il balletto in tre atti, creato appositamente per la compagnia di Covent Garden da Christopher Wheeldon nel 2011, è un caleidoscopico e colorato mondo di fantasia capace di farsi apprezzare anche da un pubblico meno avvezzo all’universo del balletto romantico. Il punto di forza di Alice, infatti, è la sua essenza variegata. Dai pas de deux classicheggianti, alla danza dal sapore orientale del Brucaliffo, alla tap dance del Cappellaio Matto, ai movimenti che strizzano l’occhio al contemporaneo e al neoclassico, tipica firma di Wheeldon.

Come se tutto ciò non fosse già abbastanza, le coreografie sono accompagnate dalla musica di Joby Talbot (che dopo Alice’s Adventures in Wonderland ha collaborato nuovamente con Wheeldon nel 2014 per le musiche di The Winter’s Tale). Talbot è stato in grado di creare con la musica lo stesso effetto di molteplicità di stili, regalandoci una partitura dove, stranamente per un’orchestrazione, trova ampio respiro anche il reparto di percussioni.

I costumi, meravigliosi quanto il mondo che Alice scopre seguendo il Bianconiglio, sono firmati da Bob Crowley, che ha curato anche la scenografia. Mai prima di Alice si erano visti in un balletto tanti oggetti di scena e un così vasto utilizzo di scenografia digitale.

Ma torniamo ai ballerini. Ieri sera Lauren Cuthbertson è tornata a vestire i panni di Alice dopo sei anni dall’esordio (il ruolo è stato pensato su di lei, così come quello del Cappellaio Matto per Steven McRae) e, nonostante sia Principal dancer al Royal Ballet da diversi anni, tecnicamente e stilisticamente è cresciuta tantissimo da quel poi non così lontano 2011. Da un’acerba e insicura prima rappresentazione, ieri è stata abilmente in grado di restare nel personaggio per tutta la durata del balletto, accompagnando con una tecnica brillante l’ampia parte mimica e narrativa in maniera esuberante.

Federico Bonelli, orgoglio italiano emigrato a Londra, è un porter elegante. I diversi anni di partneraggio con la Cuthbertson dimostrano un consolidato affiatamento tra i due che non hanno avuto un momento di esitazione durante le numerose e complicate evoluzioni dei passi a due.

James Hay è stato un Bianconiglio perfetto. La forte tecnica – stiamo parlando di Principal e Solisti del Royal Ballet, sfido a trovare qualcuno con una tecnica scarsa! – viene quasi sopraffatta dalla sua scoppiettante presenza scenica e dalla sua comicissima interpretazione del coniglietto dal cuore d’oro. Bravo davvero, una delle punte di diamante della serata.

L’ingrato compito di non farci rimpiangere Zenaida Yanowsky come Regina di Cuori è toccato a Laura Morera che, sebbene non sia una delle mie ballerine del RB preferite, è riuscita perfettamente nell’impresa. Aiutata anche dalla geniale coreografia di Wheeldon (l’adagio del III atto che strizza in chiave parodica l’occhio al famosissimo adagio delle rose de La Bella Addormentata), la Morera ha tirato fuori tutta la sua verve comica, riuscendo a strappare applausi anche nella sala del cinema.

Steven McRae, che ha da sempre accompagnato lo studio del balletto a quello del tip tap, è completamente a suo agio come Cappellaio Matto. Le claquettes e il ritmo frenetico tipico della tap dance enfatizzano la pazzia del suo personaggio.

Un bravo generale va fatto a tutta la compagnia, dai piccoli studenti nel ruolo dei ricci ai primi ballerini, poiché hanno portato sulla scena non solo una tecnica eccelsa, ma anche interpretazione e mimica, riuscendo a rendere vivi e credibili tutti i personaggi e regalando agli spettatori ore di puro intrattenimento ad alto livello.

Quando tante menti geniali e artisti affermati si incontrano, non può che nascere un capolavoro. L’insieme di coreografia, musica, costumi e scenografia rende Alice’s Adventures in Wonderland un classico moderno del balletto. Assolutamente da non perdere!

Qui di seguito la lista degli interpreti della diretta del 23 ottobre:

  • Alice: Lauren Cuthbertson
  • Jack/The Knave of Hearts (it. Fante di Cuori): Federico Bonelli
  • Lewis Carroll/The White Rabbit (it. Bianconiglio): James Hay
  • Mother/The Queen of Hearts (it. Regina di Cuori): Laura Morera
  • Father/The King of Hearts: Christopher Saunders
  • Magician/The Mad Hatter (it. Cappellaio Matto): Steven McRae
  • Rajah/The Caterpillar (it. Brucaliffo): Fernando Montaño
  • The Duchess (it. Duchessa): Gary Avis
  • Vicar/The March Hare (it. Lepre Marzolina): Paul Kay
  • Verger/The dormouse (it. Ghiro): Romany Pajdak
  • The Cook (it. Cuoca): Kristen McNally
  • Footman/Fish: Tristan Dyer
  • Footman/Frog: David Yudes
  • Alice’s sisters: Meaghan Grace Hinkis e Beatriz Stix-Brunell
  • Butler/Executioner: Harry Churches

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Entusiasta dell'arte in tutte le sue forme. Vado spesso a teatro e poi ve lo racconto.

2 thoughts on “Giù nella tana del coniglio con il Royal Ballet”

  1. È un balletto assolutamente sorprendente, un capolavoro. La scena del the con l’assolo di tip tap mi ha quasi commosso per quanto era bello…

    1. Concordo pienamente, questo balletto è un vero gioiellino! Finalmente il repertorio classico si arricchisce con dei nuovi balletti degni di essere chiamati così.

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